SmorzamoCoaCamomilla
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Poesia Nella Nebbia

Andare in basso

Poesia Nella Nebbia Empty Poesia Nella Nebbia

Messaggio  Leonardi Mar Mar 10, 2009 10:15 am

E guardai nella valle: era sparito
tutto! sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz'onde, senza lidi, unito.

E c'era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli spersi per quel mondo vano.

E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenzïosi eremitaggi.

Ed un cane uggiolava senza fine,
né seppi donde, forse a certe péste
che sentii, né lontane né vicine;

eco di péste né tarde né preste,
alterne, eterne. E io laggiù guardai:
nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.

Chiesero i sogni di rovine: - Mai
non giungerà? - Gli scheletri di piante
chiesero: - E tu chi sei, che sempre vai? -

Io, forse, un'ombra vidi, un'ombra errante
con sopra il capo un largo fascio. Vidi,
e più non vidi, nello stesso istante.

Sentii soltanto gl'inquïeti gridi
d'uccelli spersi, l'uggiolar del cane,
e, per il mar senz'onde e senza lidi,

le péste né vicine né lontane.

Leonardi
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Poesia Nella Nebbia Empty Analisi del testo

Messaggio  giulia Mar Mar 10, 2009 11:35 am

Questa poesia è pubblicata nei "Poemetti".Pascoli usa la nebbia in quasi tutte le sue poesie,in questa aiuta il lettore creandi un'atmosfera irreale.
Questa poesia usa delle rime incatenate con schema ABA BCB,espresse con terzine dantesche.A mio parere questa poesia è molto rilassante.
Nella prima strofa Pascoli si ritrova a guardare una valle da un precipizio e nota come la nebbia copra tutto impedendo la visuale,paragonandola ad un mare piaatto,grigio,senza spiagge (lidi).Il poeta riesce solo a sentire le grida degli uccelli persi quel mondo che sembra irreale.
L'unica cosa che vede sono i rami dei faggi che sembrano sospesi perchè lui non riesce a vedere la base e li paragona a degli scheletri e le rovine sembrano delle allucinazioni e pensa che potrebbero esserci degli eremiti.Sentiva un cane lamentarsi ma non sapeva dove e crede a certi remoti passi che sentiva,passi nè vicini nè lontani,sentiva degli echi di quei passi nè troppo lenti nè troppo veloci che in quel mondo perduto sembravano eterni e lui cerca di vedere ma non nota nulla,non riesce a vedere.E sembra che le rovine chiedani se mai quei passi arriveranno ad una meta e sembra che i faggi chiedano a quell'uomo chi fosse che sempre cammina.Gli sembra anche di vedere un'ombra che cammina con sopra il capo un fardello che può essere quello della vita stessa,la vide ed un'istante dopo era sparita così come era apparsa.L'unica cosa che sentiva erano soltanto le grida degli uccelli persi,il lamento del cane e in quel mare senza onde e senza spiagge i rumori dei passi nè vicini nè lontani.In questa poesia la figura dell'ombra può avere tante interpretazioni,può essere sia un'eremita,sia la morte.Il poeta si serve di diversi senzi,soprattutto udito e vista,per creare un'atmosfera che muove da dati realistici e acquisisce ben presto un carattere simbolico.In questo testo vengono usate molte metafore come nella prima terzina:era un gran mare piano usato per descrivere la nebbia.La nebbia annulla la realtà sensibile e da al poeta libero corso alla sua immaginazione.

giulia

Messaggi : 2
Data di iscrizione : 03.03.09

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.