nazim hikmet

Il più bello dei mari

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Nazim Hikmet, uno dei primi poeti ad usare i versi liberi diventò il poeta turco fra i più conosciuti in Occidente.
In questa poesia utilizza molto il fattore del tempo, intrecciando il passato con il futuro e riesce a dimostrare quanto l' uomo è insaziabile di sensazioni,
che pure avendone avuti di momenti felici è sempre in cerca di nuove emozioni.
Con l' esempio del mare mai navigato Hikmet si aspetta di scoprire sempre nuovi orizzonti,
a volte non capiamo che quello gia navigato è il tratto di mare migliore!
Ma non averlo capito molte volte è un grande vantaggio,continuiamo a cercarlo il nostro mare da navigare,
e facendolo ci manteniamo vivi.
sapere che il meglio è passato potrebbe essere per noi un freno.
Lo scopo della poesia è lasciare tanta SPERANZA e
anche in questo brano hikmet manda un messaggio indiretto al lettore. Vuole far capire quanto la vita sia importante, sempre piena di emozioni e che deve essere vissuta con ottimismo.
Dunque un vero e proprio inno alla speranza...

questa poesia dimostra quanto il genere umano non si accontenta mai di ciò che ha ma vuole sempe di più,
in questa poesia l'autore prendendo come esmpio il mare mai navigato vuole dire è ke il tratto già navigato è il più bello di tutto il resto e che la gente deve avere la speranza sempre viva in se cosi che la vita sra sempre piu bella .